È tempo di “vintage” o di qualità e salute? Anche nell’alimentazione torna l’antico: si riscoprono sempre più frutti piuttosto che ortaggi e grani antichi, patrimonio di agricoltori legati alle tradizioni che stanno riuscendo ad appassionare anche i consumatori.
Pizza Nuvola è fortemente coinvolta nella riscoperta dei grani antichi, varietà storiche di grano duro e grano tenero e pseudocereali come la quinoa, l’amaranto ed il grano saraceno.
Nella prima tipologia rientrano ad esempio il farro monococco, il farro dicocco, il farro spelta, il grano turanico (quello del famoso Kamut), il grano del miracolo, le Saragolle.
Il Farro monococco risale a circa diecimila anni fa ed è il più antico, mentre il farro dicocco risale ai Romani.
Ci sono voluti migliaia di anni per arrivare, allora, ai grani antichi, nonostante siano in grado di adattarsi meglio di quelli moderni alle differenze di clima da un anno all’altro.
L’Università di Parma sta partecipando ad un importante progetto, il BIO2. È un progetto che vede coinvolte anche aziende agricole delle province di Parma e Reggio Emilia, con l’obiettivo di riportare competitività alle aziende agricole di montagna e di alta collina tramite la valorizzazione della agro-biodiversità cerealicola. Ciò consentirà anche di rilevare e combattere l’eventuale presenza di micotossine contaminanti, siluppando farine sane e di alta qualità nutrizionale con positivi effetti sulla salute.
Pizza Nuvola, da sempre attenta a tutto questo, riscopre ora per le proprie Pizze Nuvola, con il Molino Soncini e l’Azienda Agraria Stuard (che partecipa al progetto dell’Università di Parma), le farine della Micca di Parma, a base di grani antichi accuratamente selezionati e macinati a pietra.
Pizza Nuvola è attenta alla qualità ma soprattutto alla salute dei suoi Clienti.